Cristian Trusca, papà di Dominic con l’esordio nel 2019 ha usato da subito Dexcom G5 e la terapia multi-iniettiva per passare dopo due anni a Dexcom G6 e Omnipod Eros, e ad oggi Ypsopump e Dexcom G6 con CamAps FX. Operatore sanitario da ormai 30 anni e appassionato di tecnologia si occupa di supporto/assistenza degli utenti e divulgazione della tecnologia nel gruppo Facebook italiano “Diabete, glicemie a distanza e nuove tecnologie” e nel gruppo rumeno “CGM pentru Diabet” nello spirito #WeAreNotWaiting.
Maurizio Frijia, papà di Sofia, di Torino. Sofia ha esordito il 7 Luglio del 2014, per 2 anni ha usato le classiche penne per poi passare al sensore CGM Dexcom G4. In questo frangente ha cercato soluzioni per poter vedere le glicemie a distanza ed ha conosciuto Katiuscia Nosella, che li ha seguiti per la creazione di Nightscout. Grazie a questo sistema ha cercato nuove soluzioni per affrontare i limiti che nel tempo si presentavano. Nonostante non sia un classico programmatore, ma dotato di passione e forza di volontà, ha iniziato a capire come funzionava Nightscout e come si poteva sfruttare al meglio. Attualmente usa Dexcom G5 e riesce ad avere le glicemie su svariati supporti (smartwatch, pc, Alexa…) e Sofia può portare con sé anche solo lo smartwatch per le letture del sensore, senza telefono.
Dal 2018 fa parte dell’associazione A.G.D. Piemonte e Val D’Aosta e assiste i nuovi esordi in merito alle nuove tecnologie.
Monica Lanzara ha il diabete di tipo 1 da quando aveva 14 anni. Ha iniziato con siringhe e insulina in boccette da miscelare. Ora è in terapia con penne e Frestyle Libre1, ma ha fatto pace con MisterD solo da quando, grazie al Miao Miao e alle app non ufficiali, è riuscita a trovare un modo per tenere sott’occhio le glicemie. Trovare nella comunità diabetica online tante persone gentili e competenti le ha dato modo di capire quanto le persone possano fare per le altre e da qui la scelta di aiutare chiunque ne avesse bisogno.
Paola Tranquillo, mamma di Camilla che oggi ha 17 anni. Il diabete è arrivato nella loro vita nel 2014. Ha iniziato ad usare il libre quando ancora non veniva passato dal sistema sanitario. Camilla non ha mai amato avere “aggeggi” addosso, ma pian piano ne ha capito l’utilità. Ora usa il tandem tslim con il dexcom g6 abbinato. A nessuna delle due piacciono gli smartwatch, si accontentano dei telefoni. Paola è fan della tecnologia, che ha migliorato la qualità e la quantità di sonno notturno, ma non dimentica che il diabete si può gestire anche alla moda “vecchia” all’occorrenza. La loro storia è raccontata anche nel libro ”Ricciolo Ribelle – dove sono finite le mie cellule beta?“
Patrick Sonnerat, papà di Andrea, esordio 2017, di Milano. Utilizzatore da subito di FSL1 ha cercato soluzioni per mantenere la promessa fatta a suo figlio: “Farò di tutto per renderti questa malattia meno difficile”. È partito da LimiTTer (con alcuni sviluppi in GitHub), passando da Sony SWR50 fino ad arrivare a MiaoMiao e Bubble nei quali si è specializzato e ha condiviso diverse soluzioni. Ingegnere elettronico mantenendo strumenti nel mondo della fabbricazione dei microchip, appassionato di tecnologia, è sempre alla ricerca di novità da condividere con tutti. Documentatore di Nightscout, AAPS, M5_NightscoutMon e xDrip+, collabora attivamente con la comunità #WeAreNotWaiting per migliorare l’accessibilità alle soluzioni open source ed altre.
Non sono più attivi ma non li dimentichiamo:
Katiuscia Nosella, mamma di Giulia, affetta da diabete di tipo 1 dall’agosto 2014. Stendeva e aggiornava le guide per Nightscout dal 2015. Dall’agosto 2017 amministra il gruppo Facebook Diabete, glicemie a distanza e nuove tecnologie, di cui è la fondatrice. All’esordio di Giulia ha cominciato da subito a cercare soluzioni utili per alleggerire la gestione della malattia, imparando la conta dei carboidrati, acquistando FreeStyle Libre, la penna Pendiq e il sistema CGM Dexcom G4. Nel 2015 Giulia utilizza il microinfusore, prima Animas Vibe e ad oggi Tandem t:Slim X2 con Dexcom G5. Supportava ed assisteva gli utenti ispirandosi alla filosofia #WeAreNotWaiting di cui è sostenitrice.
Emiliano Manzo, papà di Amelia, diabetica tipo 1 dai suoi 22 mesi e celiaca, e marito di Elisa diabetica di tipo 1 dai 10 anni. Ricercatore nella vita, non appena ha conosciuto Elisa si è messo subito alla ricerca di quali fossero le migliori tecnologie per la gestione del diabete, ma è stato all’esordio di Amelia che immediatamente si è messo a cercare in rete un modo per vedere le glicemie a distanza. La prima sera di ritorno dall’ospedale ha creato il suo Nightscout e grazie all’intervento di Katiuscia tutto ha funzionato da subito senza problemi. Ad Amelia è stato dato sin dal primo giorno fornito il microinfusoreMinimed 640G della Medtronic con sensore Guardian 2 abbinato, Elisa aveva già Medtronic Veo. Oggi Elisa utilizza con grande gioia il 670G di Medtronic in automatico. In questi anni ha cercato di capire al meglio tutto il funzionamento del sistema Medtronic. Dal 2017 gestivano il Blog potevaandarepeggio.com abbinato alla pagina Facebook dove si parlava di vita con diabete, celiachia, viaggi e ricette. Dal 2017 al 2019 ha partecipato a tutti i Congressi EASD e ATTD grazie al Diabetes Blogger Event di Roche. Questo gli ha permesso di tenersi aggiornato sulle ultime novità e entrare in contatto con la comunità internazionale #WeAreNotWaiting.